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Quanto conta METTERCI LA FACCIA sui social?
Social

Come crediamo sappiate, aumentare l’engagement dei social media aziendali non è una cosa facile: bisogna avere costanza, originalità, coerenza, idee ben definite, un team alle spalle esperto nella comunicazione 😉 e un pizzico di cu…ore; ma soprattutto la faccia tosta di mettersi in mostra.

Nell’era digitale, i social sono il mezzo più facile per raggiungere nuovi potenziali clienti e per aumentare la propria visibilità.

Le nuove generazioni comunicano mediante le immagini. Vengono attratti o coinvolti dal punto di vista visivo dalle vicende di altri utenti (sì, anche le aziende sono utenti comuni). E se dovessero dunque cercare su internet l’aiuto di un professionista, ad esempio di una nutrizionista, proverebbero una maggiore fiducia nella specialista che mostra il suo viso per interagire con la community e, di conseguenza, promuovere i suoi servizi.

L’inizio è la parte più importante del lavoro

Sappiamo bene che la timidezza e l’insicurezza possono giocare un ruolo decisivo nella scelta di mostrarsi in pubblico, ma è bene ricordare che su internet – così come nel mondo – nessuno è perfetto. Le persone sono uniche, diverse …e difettose – sì, diciamocelo, ognuno di noi ha dei bellissimi difetti! – pertanto è bene non andare troppo alla ricerca della perfezione… anche perché poi non piacerebbe proprio a nessuno.

 

Ma perché è così importante metterci la faccia sui social?

Fino a qualche anno non era così necessario metterci la faccia. I brand erano associati esclusivamente a loghi, colori, slogan, che sì, rappresentavano in toto l’azienda… ma non le persone che la vivono!

Oggi invece gli utenti – le persone – hanno la curiosità e bisogno di sapere chi c’è dietro il marchio che realizza le proprie scarpe preferite, o il volto dello chef del ristorante in cui sono stati a pranzo.

É di fondamentale importanza, dato che questo veicolo (la tua faccia) serve ad avvicinare le persone giuste più velocemente. E non importa che si tratta di una situazione virtuale, oggi il confine con tra virtualità e realtà è sottilissimo, se non inesistente.

 

Chi, sui social, deve necessariamente metterci la faccia?

A differenza di come si possa pensare, ad avere maggiore necessità di metterci la faccia non sono le grandi multinazionali – che spesso utilizzano testimonial o in alcuni casi i volti dei fondatori (come Steve Jobs per apple oppure Mark Zuckerberg per Facebook) – ma sono le attività locali che hanno contatto vivo con il pubblico.

Il motivo è semplicissimo: se il volto delle persone che vivono l’attività nella vita reale sarà trasportato magicamente sul web e sui social, molto probabilmente, l’engagement dei post schizzerà alle stelle i men che non si dica.

 

Dalla teoria alla pratica, ecco un esempio:

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In questo esempio vi mostriamo i risultati dei post di un nostro cliente senza sponsorizzare.

In entrambi casi parliamo di tortini, ma in uno c’è il “testimonial” dell’attività, conosciutissimo dai frequentatori del posto e nel secondo no. I risultati in termini statistici parlano da soli.

 

4 consigli per far emergere sui social l’attore che è in te!

  • Impegnati, ma non puntare alla perfezione sin dal primo minuto, i primi contenuti video faranno schifo… è del tutto normale. Pian piano e col tempo migliorerai, sarai meno impacciato, più sicuro di te stesso, e molto più felice di rivederti in un reel.
  • Non parlare sempre e solo del tuo prodotto o servizio, racconta la tua storia, una giornata tipo, aneddoti anche (o meglio soprattutto) insoliti e divertenti che capitano nella tua attività, esprimi le opinioni ed esponiti, crea un rapporto con gli utenti e dialoga con loro.
  • Posta contenuti con regolarità, ma attenzione a non essere né troppo presente né il contrario… come tutto, bisogna trovare un equiibrio.
  • Oltre che al tuo viso, fai sentire anche la tua voce, fai vedere il tuo atteggiamento, mostrati in ambienti di lavoro quotidiani e di tanto in tanto anche personali.

Quinto consiglio:

se hai poca pratica è non sai proprio come iniziare, scrivici su info@bradfarm.it o clicca qui

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